Directions
Piatto tipico della cucina povera piemontese, diffuso nelle Langhe, per alcuni originario di Dogliani.
La ricetta tradizionale prevedeva ceci quasi neri, sostanzialmente quelli appartenenti alle varietà più scure. Una soluzione, al giorno d’oggi, sotto questo punto di vista, sarebbe di acquistarli on line o in uno dei tanti market orientali.
Preparazione
La preparazione fedele prevede già dalla sera precedente di mettere a bagno i ceci.
Poi pulite le patate, pur mantenendole intere. Maggiore attenzione alle cotiche * alcuni utilizzano 400 g. di trippa invece, che, dopo essere state mondate dalla peluria, dovranno essere tagliate a listarelle.
A questo punto tritate aglio, basilico, maggiorana e cipolla, versando poi il trito ottenuto in una pentila di terracotta, nella quale, a seguire, andranno aggiunti ceci, cotiche e patate. Il tutto andrà bagnato con mezzo bicchiere d’olio, 2,5 litri d’acqua circa, e , una volta regolato di sale e pepe, avendo cura, a fiamma docile, di far cuocere a pentola coperta per almeno 3 ore.
Durante la cottura, l’ideale sarebbe di mescolare di tanto in tanto, cercando di sbriciolare le patate.
La cisrà andrà servita ancora fumante, mettendo a disposizione a tavola, pepe e olio, per eventuali aggiustamenti graditi dai commensali.
Varianti e tradizione
Non mancano ricette o tradizioni locali diverse che contemplano anche l’utilizzo di porro, sedano e persino affettati. Altre ancora prevedono foglie ci cavolo verza, piuttosto che erbe aromatiche o a dadini rapa rossa. O ancora più comunemente vedono l’impiego di rosmarino, prezzemolo, alloro, salvia o timo.
Per un piatto più ricco, infine, si può ricorrere ad un soffritto realizzato con pancetta o lardo pestato o ancora impreziosito da funghi affettati.